25.04
-
21.06.2019
Francisco Goya y Lucientes crea i suoi Capricci tra il 1797 e il 1798, mettendoli in vendita come album di 80 incisioni nel febbraio del '99. I Capricci nascono come critica degli errori e dei vizi umani, condotta però senza porre limiti alla libera fantasia dell'artista; pregiudizi e menzogne sono le credenze dovute all'ignoranza, fieramente combattute dagli illuministi, dei quali Goya fa parte.
La serie di stampe è costituita da tre grandi gruppi: nel primo gruppo abbiamo le immagini che hanno funzione di satira sociale che si contrappongono ai vizi e all'ignoranza; nel secondo quelle che parlano della commedia sessuale, delle relazioni come scambio basato spesso solo su avidità e interesse; infine, il terzo gruppo, che tratta di stregoneria e superstizione.
Per far questo, l'autore rappresenta l'immaginario e il volto dietro la maschera, tranne che nella prima stampa, che raffigura il suo Autoritratto; per il resto egli propone un disvelamento, portando l'invisibile nel visibile, non limitandosi a mostrare all'osservatore il ridicolo del suo tempo, ma accompagnandolo anche in un viaggio nella psiche umana, nell'inconscio e nel caos generato da pulsioni e passioni.