Museo dell'intreccio mediterraneo di Castelsardo

Continua a Castelsardo e al MIM il viaggio tra gli autori del ‘900 sardo.

La mostra testimonia una parte della raccolta di opere e oggetti messi insieme in un arco di tempo di quaranta/cinquanta anni della famiglia De Montis. In particolare i coniugi Anna Pia e Stefano De Montis con grande passione e attenta sensibilità hanno insieme cercato, trovato e custodito un complesso di “cose” che spaziano dalla pittura alla scultura lignea, dalla ceramica ai mobili, dai tessuti ai costumi e i gioielli, senza dimenticare le altre numerose attestazioni tipiche della cultura della Sardegna ispirate alle tradizioni popolari e ai mestieri. Tutto rigorosamente “Sardo”.

Le opere presenti presso la sala X del MIM rappresentano in sintesi l’impegno profuso dai signori De Montis nel loro percorso di vita verso l’arte e ne vogliono esprimere, in sintesi, i risultati conseguiti. Le opere rappresentano almeno in parte il filo conduttore da loro perseguito, non con il proposto egoistico di raccogliere e custodire acriticamente per se questi tesori, bensì con l’intento di documentare per tutti il percorso della cultura illuminata e del respiro profondo che l’intera Sardegna, e i suoi artisti, hanno profuso verso il nuovo che si manifestava “altrove”, al di là di quel mare-oceano che racchiudeva e isolava la nostra Sardegna.

La raccolta comprende pittori quali Antonio Ballero, che ha vissuto e operato a cavallo dell’Ottocento e del Novecento respirando i modi nuovi dei pittori divisionisti; Giuseppe Biasi, Filippo Figari, Mario Delitala, i Fratelli Melis, le sorelle Coroneo per giungere sino ai più “moderni” Mauro Manca, Costantino Nivola e Maria Lai. Quest’ultimi hanno operato in sintonia con i contenuti e i nuovi segni dell’arte italiana e internazionale, con chiavi di lettura e di rappresentazione innovative proprie di ciascuno, ma sempre senza rinunciare al segno della cultura autentica del popolo sardo.