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Museo dell'intreccio mediterraneo di Castelsardo

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Storia e sede

I MUSEI DI CASTELSARDO: IL MIM E IL MOG

Il Museo dell'intreccio Mediterraneo, MIM, sito all'interno della fortezza dei Doria, si propone come luogo ideale per preservare l’antica tradizione dell’intreccio.

Il percorso museale è articolato su nove sale disposte su due piani.

L’intreccio della città di Castelsardo si configura come un sapere antico non scritto, ma ancora oggi documentato e tramandato dagli abitati del borgo medievale alle nuove generazioni. Nelle vie della città è possibile incontrare le cestinaie, figure storiche e moderne, che al di fuori dall’uscio di casa intrecciano la palma nana, il fieno marino e la rafia.


I loro manufatti, esposti ai turisti e ai passanti, riprendono le tecniche, le forme e i decori della antica tradizione ad intreccio di Castelsardo ma altresì richiamano i gusti personali e il talento innovativo dell’artigianato contemporaneo del luogo.

 

Il MOG, Museo delle Origini Genovesi, è dedicato alla storia della Città di Castelsardo. Rappresenta un anello di congiunzione tra il Museo dell’Intreccio Mediterraneo all’interno della fortezza dei Doria e il Museo diocesano, all'interno delle Cripte della Cattedrale di Sant’Antonio Abate.

L’edificio che ospita il MOG è un vecchio convento francescano successivamente utilizzato come abitazione civile e, fino a qualche decennio fa, utilizzato come laboratorio artistico dell’illustre pittore di Castelsardo Giovanni Cau.

L’intero percorso museale ancora in fase di conclusione illustra ai suoi visitatori, attraverso pannelli esplicativi, siti e monumenti di interesse culturale presenti nei pressi del territorio di Castelsardo, proponendosi come portale promozionale del territorio dell’Anglona.

 

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