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Museo dell'intreccio mediterraneo di Castelsardo

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Il giunco

Giunchetto (Holoschoenus Australis L. Reichenb) e giunco acuto (Juncus Acutus L.).

Piante rizomatose cespitose, vale a dire che presentano una modificazione del fusto con principale funzione di riserva e che cresce a cespuglio. Presentano lunghi steli, con punta rigida e pungente all’apice e robusti. Crescono ai margini degli stagni, lagune e paludi. La raccolta avviene a fine estate e sono utilizzate per la costruzione di cesti di varia foggia, per nasse, per coperture di capanne.

Giunco (Cyperus Longus L.).

Pianta rizomatosa cespitosa, vale a dire che presenta una modificazione del fusto con principale funzione di riserva e che cresce a cespuglio. Si sviluppa in colonie resistenti e invasive di ampie superfici quali luoghi umidi, fontanili e ai margini dei corsi d’acqua.  Il fusto del Giunco è la parte che si presta meglio per il lavoro ad intreccio. Questo è accuratamente lavorato intero o ridotto in strisce longitudinali, essiccato e intrecciato per coffe, sporte, cestini, corde  e legacci per orti e vigne.

Giunco comune (Juncus Effusus L.).

Pianta rizomatosa cespitosa, vale a dire che presenta una modificazione del fusto con principale funzione di riserva e che cresce a cespuglio. Cresce in ambienti umidi, fontanili, cunette delle strade. Gli steli, abbondanti e sottili, si prestano per la realizzazione di crivelli o cesti.

GIUNCO MARINO (Juncus Maritimus Lam.).

Pianta rizomatosa cespitosa, vale a dire che presenta una modificazione del fusto con principale funzione di riserva e che cresce a cespuglio. Cresce in ambienti costieri paludosi e salmastri e si caratterizza per steli molto lunghi che si presentano flessibili nella pianta, rigidi e resistenti dopo il processo di essiccatura. Per questa caratteristica il Giunco Marino si presta per la realizzazione di nasse e attrezzi da pesca, materiale per ceste e cestini.

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