E’ una pianta della famiglia delle Arecaceae, unica specie del genere Chamaerops, tipica della macchia mediterranea. Si presenta come un cespuglio sempreverde che raggiunge normalmente altezze sino a 2 metri, con fusto spugnoso, generalmente corto e molto resistente. Cresce nelle zone calde costiere, soprattutto nei substrati calcarei rocciosi, in particolare a Castelsardo e Alghero, dove si caratterizza come uno dei materiali più pregiati e diffusi per i lavori ad intreccio.
Il materiale utilizzato per l’arte ad intreccio sono le foglie palmate, lunghe, rigide, sottili e flessibili, poiché si prestano bene alla realizzazione di differenti fogge di manufatti. Tra le realizzazioni in Palma Nana si riconoscono i manufatti quali panieri, i canestri, i setacci e i crivelli indicati con i vari nomi locali (paneri, canistreddas, crobeccada, corvulas, culboni, ipusthini nella nomenclatura sarda e colbuli, caneltri, caneltreddi). Poi ancora: stuoie, scope, reti, cappelli, impagliatura di sedie e imbottiture per materassi. Attualmente la Palma Nana, così come il Fieno Marino, risulta specie sotto tutela ambientale e non può essere liberamente raccolta ed utilizzata per i lavori di artigianato.