Museo dell'intreccio mediterraneo di Castelsardo

Per conferire maggiore consistenza all’intreccio è indispensabile che le fibre della trama siano ben tese ed i passi, spazio tra un punto di cucitura ed il successivo (denominati a Catelsardo “carela”) non troppo distanti tra loro. Durante tutta la lavorazione occorre bagnare le fibre vegetali, non il fieno marino però, per aumentarne la flessibilità.

Tra i punti di cucitura si possono eseguire:

− punto fisso, cioè ogni giro di stringa corrisponde un punto con l’ago (lavorazione denominata “punto a punto” in larga parte dell’Isola e a Castelsardo “a puntu” );

− a punto a torsione o a punto largo se si mette un punto con l’ago dopo diversi giri di stringa.

− punto catena dove si lega un giro all’altro fissando la stringa nel giro precedente.

Il cestino più pregiato, più antico e più duraturo, è quello a punto fisso.